COMMEDIA ALL'ITALIANA
Michele Placido è un potente politico, i suoi tre figli che ottengono successo grazie al loro padre che li ha raccomandati e continua a raccomandarli... Alessandro Gassman, amministratore di una grande azienda, Raul Bova, medico, l'unico che cerca di svincolarsi dall'ombra del padre... A sua insaputa arrivato secondo al concorso e il padre magicamente gli fa vincere il concorso, ottenendo il posto in un fatiscente ospedale... Ambra Angiolini, ruoli da attrice per lei...
Il film si snoda tra incroci di scambi di favore, raccomandazioni, chi ruba meglio, trans, escort nascosti sotto il modello della famiglia perfetta...
Tutto si complica quando l'Onorevole Spagnolo, Michele Placido, ha un malore, la prognosi è demenza, che lo porta a dire tuttociò che pensa, non riesce a trattenere per sè i propi pensieri, svelando così tutte le sue verità...
Un film che inizialmente non mi convinceva affatto, solite gag, personaggi mediocri... Ma pian piano inizia a prendere forma, rivelando uno spaccato della società ben raccontato facendo emergere ciò che succede nella politica e tra i politici, tra cui la partecipazione alle mazzette che fecero ridere qualcuno la notte del 6 aprile 2009 alle 3.32, a L'Aquila non si rideva... Un'immagine molto forte del film, l'ammissione di Spagnolo di aver preso mazzette per la costruzione della casa dello studente, portando il figlio, Gassman, tra le macerie de L'Aquila... Immagine simbolo di un paese in crollo...
La malattia di Spagnolo permette ai personaggi di crescere, dirimersi e mettere riparo ad una vita manipolata... Lanciando così il messaggio di non scegliere strade meno peggiori perchè non ci viene offerta una scelta migliore, ma di iniziare a pretendere la verità, la tanto temuta verità...
Un film partito dunque come commedia demenziale, diventa poi amaro e fa riflettere.